Così si espresse Aristotele nel Suo "Trattato sul
cosmo"
"Così dunque,
una armonia unica, mediante la mescolanza dei principi contrari, ha organizzato
la costituzione della totalità delle cose, ossia del cielo e della terra e di
tutto quanto il cosmo. Mescolando il secco all'umido, il leggero al pesante, il
retto al curvo, una unica forza, penetrando attraverso tutte le cose, ha
ordinato tutta quanta la terra e il mare, l'etere, il sole, la luna e tutto il
cielo, costruendo l'intero cosmo partendo da elementi non mescolati e
differenti, cioè dall'aria dalla terra dal fuoco e dall'acqua, abbracciandoli
in un'unica superficie sferica costringendo le più opposte nature rinchiuse in
esso ad accordarsi tra di loro e traendo da tutti questi la conservazione
dell'universo. E la causa di questa conservazione è l'accordo degli elementi, e
la causa dell'accordo è l'equilibrio e il fatto che nessuno di essi supera
l'altro in potenza: infatti il pesante ed il leggero, il freddo e il caldo si
bilanciano reciprocamente, e la natura ci insegna, riguardo alle cose più
grandi, che l'uguaglianza è ciò che mantiene la concordia, e che la concordia è
ciò che mantiene il cosmo, che è il generatore di tutte le cose ed è
superlativamente bello"
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